martedì 30 dicembre 2008

Crunchies 2008, i bocconcini piu' appetitosi nel web

All'alba del 28 dicembre, Techcrunch ha finalmente pubblicato le Crunchies finaliste del 2008: c'e' tempo per votare fino al 5 di gennaio. L'anno scorso ha vinto Facebook (cosa curiosa, perche' tra gli sponsor figura MySpace e non Facebook), quest'anno i giochi sono ancora aperti. La premiazione sara' il 9 gennaio all'Herbst Theater di San Francisco.
Con molta pazienza, mi dedico all'esplorazione. Le nomination quest'anno sono state 170000, le finaliste circa ottanta.
Qui di seguito i miei voti e qualche breve nota sui "crunchies" tecnologici che ho visitato (anche per poterne mantenere traccia - ovviamente sul sito dell'iniziativa si possono trovare descrizioni e recensioni piu' tecniche)

Miglior innovazione tecnologica
Facebook Connect
Facebook connect e' la risposta (o almeno ci prova...) a chi critica FB per il suo essere un mondo chiuso, in piena contraddizione con la logica del web, che e' uno spazio aperto "per definizione" (salvo poi ricordare che nacque in ambito militare... e soprassiedo su cosa penso veramente di questi ragionamenti). Infatti, e' un'applicazione che permette di trasmigrare le applicazioni facebook all'interno di siti e blog, portandosi dietro amici etc e rendendo visibile sempre solo cio' che si vuole. In pratica, FB esce dalla sua placenta e colonizza il mondo(web), o, per lo meno, ci prova. Nella pratica pero', non ci ho ancora messo le mani sopra, mi riprometto di farlo.
Google Friend Connect
E' una collezione di gadget che permettono di rendere il proprio sito piu' "sociale", grazie ad una serie di "codici" preconfezionati (gli "snippets of code") che si possono inserire nel proprio sito, dopo aver digitato in un'interfaccia di ultrafacile uso le informazioni per personalizzare. Permettono sostanzialmente di creare una community e condividere sul sito liste (foto, video, film, libri...) con elementi aggiunti dai visitatori. Blogger e' gia' predisposto, per i siti personali sono forniti i file da aggiungere.
Google Chrome
Lo sto usando per navigare e forse si', se ne sentiva la mancanza, ormai uso Firefox come browser serio, Flock come browser sociale e Chrome per quando ho bisogno di pochi orpelli e molta velocita'...
Windows Live Mesh
Promette di risolvere i problemi di sincronizzazione tra diversi device, grazie ad un servizio web, la "nuvola" a cui si accede da qualsiasi device connesso. Sincronizza i dati e permette l'uso di software in modo condiviso. Se funziona (e penso che lo faccia...) fara' felice molte persone...
Swype
"Why type when you can swipe?", questo e' lo slogan di questo geniale applicativo per dispositivi touchscreen. In pratica, e' una tastiera virtuale che puo' essere usata facendo scivolare le dita o lo stilo, evitando l'antipatico tip tip tip con i polpastrelli. Sul sito promettono velocita' di scrittura pari a 50 parole per minuto!
Yahoo! BOSS
Questo servizio e' un po' piu' per addetti ai lavori: in pratica Yahoo mette a disposizione gratuitamente il proprio motore di ricerca per altre aziende (pare banale e di poco conto? ne riparliamo non appena sara' attivo il sistema "monetizzato")

Il mio voto e' andato a Swype, era ora che qualcuno innovasse seriamente il modo di scrivere, visto che con le tastiere siamo praticamente fermi alle macchine da scrivere :o)

Best Bootstrapped Sturtup (questa categoria non provo nemmeno a tradurla...)
Backtype
E' un sistema per tenere traccia dei propri commenti lasciati in giro per il web (trovavo strano che ancora nessuno ci avesse pensato...).
GitHub
E' un sistema server per condividere i codici sorgenti (non e' proprio cosi', ma poi si va troppo sul tecnico e mi annoio da sola...)
Socialcast
Servizio web che permette di condividere alcune applicazioni sociali tra una rete definita di persone (es. un gruppo di lavoro), gratuito fino a cinque partecipanti, da 1 a 5 dollari per ogni persona in piu'. Tra le funzioni interessanti, a parte il microblogging e i forum, c'e' l'activity stream, cioe' un flusso di informazioni relativi all'attivita' lavorativa online (tipo quella di FB per intenderci> se uno segnala come interessante un sito, gli altri lo vedono, etc).
StatSheet
Sito specializzato in creare statistiche a sfondo sportivo (nella fattispecie di basket, ma non solo), per "dimostrare che la tua squadra e' la migliore". Mi chiedo come mai non ci siano arrivati prima gli italiani...
12seconds.tv
E' un sito/applicazione che permette di condividere con altri, in stile twitter, dal cellulare brevi filmati di 12 secondi.

Volevo votare GitHub, perche' mi pare un sistema molto utile, ma alla fine ho votato 12seconds.tv, perche'? perche' sono tra le persone che si distraggono quando guardano un filmato su youtube (tranne rari meritevoli casi) che dura piu' di trenta secondi e, dal momento che ogni "second counts", come dice il promo di 12seconds.tv, mi pare una bella idea lanciare una moda di pochi ma stramaledetti buoni secondi. Se poi non lo saranno, beh, avremo perso solo 12 secondi per valutarlo...

Per il miglior hardware con navigazione internet lanciato nel 2008
Android G1
Ancora presto per votarlo con convinzione, per quanto legga molto scetticismo in giro per i blog, ha dalla sua il sistema operativo open source, che a breve potrebbe essere una schiacciate forza competitiva
Asus EEE 1000 Series
Beh, qui non ci sono storie, siccome mi trovo benissimo con il mio eee pc 900, non posso che parlarne bene, visto che il 1000 e' indubbiamente meglio: sempre piccolo quanto basta, ma prestante e versatile quanto serve.
Fli Mino HD
Una telecamera microscopica, che sta nel palmo della mano, in grado di registrare 60 minuti di video in alta definizione.
iPhone 3G
Beh, un cellulare che nativamente va in internet, si spaccia per il massimo della multimedialita' e poi, nativamente, non supporta il flash, urta la mia sensibilita'. resta un bell'oggetto da salotto. Confido nelle prossime release (sempre che altri non facciano, come gia' vedo, di meglio).
SlingChatcher
Media player per file digitali sulla tv

Il mio voto, scontato, va all'eeepc, ma ho dei bias, indubbiamente. Una considerazione: la strada dei sistemi operativi per cellulari mi pare ancora molto lunga, speriamo che il prossimo anno sia migliore... E povero symbian, che perde colpi...

Miglior design
Animoto
Lo slogan e' decisamente pretenzioso: "la fine dello slideshow", e' un sistema elegante e innovativo per creare filmati con background musicale a partire dai file uploadati dagli utenti. Il service fa un'analisi delle immagini e dei suoni e li monta in automatico (remixabile e customizzabile). Sono andata su questo sito tante volte e non ho mai osato, devo dire che forse e' venuto il momento di testarlo...
Cooliris
Cooliris e' la navigazione nel web in senso estetico, a me pare tanto inutile quanto piacevole e invadente. In pratica, e' un motore di ricerca che propone i risultati sotto forma di immagini che scorrono a video. Veramente molto bello (ma sentirete il computer tossire dalla fatica se non e' abbastanza potente...).
FriendFeed
FriendFeed e' un software diabolico nelle cui reti non sono ancora caduta solo perche' praticamente non conosco nessuno che lo usi e quindi non avrebbe senso (un po' come quando mi iscrissi a FB nel lontano 2007: per oltre un anno i miei contatti erano solo 2... poi in un mese 130 di botto...). In sostanza, permette di tenere traccia di quanto pubblicato da amici su web e vi associa spazi di discussione. Che differenza c'e' con FB? FF mi pare un aggregatore vero, mentre FB, a voler essere cinici, e' probabilmente piu' un accentratore, FF si concentra sui contenuti, FB sulle persone. Ma nella pratica devo ancora capire la vera differenza (ma senza usarlo diventa difficile), comunque a naso e' altrettanto potente... Quel che non capisco e' cosa c'entri con la categoria design, mi sfugge qualcosa...
Infectious
Sito che offre un servizio di personalizzazione artistica dell'aspetto di hardware vari (PC, cellulari, etc). Insomma, l'analogo delle aerografie per le moto. Gran bell'idea.
Lala
Finalmente qualcosa di nuovo nel mercato della musica digitale: su Lala si possono ascoltare brani, alcuni a pagamento, altri gratis (50 primi ascolti sempre in omaggio), si possono comprare web-album o web-song, eventualmente embeddandoli nei propri siti, oppure mp3.
I costi? per avere un'idea, qui c'e' la colonna sonora del film "gran torino" (???): 10 centesimi la web-song, 89 l'mp3. ovviamente ci sono tutti gli strumenti social che si rispettino (playlist condivisibili, commento, chi ha ascoltato il brano di recente...).
SlideRocket
L'ennesimo sistema per fare presentazioni, e neanche male... Uno dei suoi punti forza e' l'essere una web application, con la possibilita' di usare database condivisi per accedere agli assets e di integrare facilmente video da youtube e immagini da flickr, per esempio. (auguri se ci provate con i sistemi "canonici"...) Ovviamente possibili transizioni ed effetti 3d, il tutto (veramente) funzionante su mac, pc e linux. Un applauso perche' sembra impossibile e invece e' vero. Controindicazioni: beh, armarsi di pazienza perche' come tutte le web application soffre i mali dell'uso via web e, operando con immagini e video, vi parra' di vivere al rallentatore (ma ancora per poco...)...

Volevo votare FF perche' mi sta simpatico, ma mi pare che non c'entri niente con il design. Per cui ho optato per Cooliris, perche' l'idea di una navigazione web estetica comunque mi attrae (per quanto razionalmente faccia veramente fatica a trovarne il senso).

Miglior impresa
Amazon Web Services
Il top del top del cloud computing, almeno nelle intenzioni di Bezos quando l'ha annunciato, dichiarando piu' volte che era su questo sistema che si sarebbe basato il vero business di Amazon (c'e' ancora qualcuno che pensa veramente che Amazon venda libri "per campare"? ;o))
Force.com
Uno strumento che si presenta come l'all you can need per le aziende, un CRM con molteplici funzionalita' unite alla potenza del cloud computing: si paga on-the-go, in base all'uso. Ma non ho approfondito oltre.
Google App Engine
Infrastruttura di google per siti web, l'idea a naso pare conveniente: crei il tuo sito su un'impalcatura dove trovi gia' installati e disponibili gli innumerevoli strumenti google. Ad ogni modo bisognerebbe approfondire e provare, ma ci vuole troppo tempo. Un giorno, forse...
Yammer
Piattaforma per uso aziendale: condividere documenti, sistemi vari di comunicazione, etc. Molto interessante l'interfaccia gia' prevista con i cellulari e altri PDA.
Zoho
Zoho proprio non lo conoscevo: una vera sorpresa, una miniera di applicativi online, tutti quelli di google e oltre. Ovviamente stasera non ho tempo di indagare a fondo, ma me ne sono gia' innamorata, a prima vista. Per fare qualche esempio: email, wordprocessor, spreadsheets, presentation tool, doc management, wiki, shared repository, organizer, database, web conferencing, tracking system, etc... gratis per i singoli, a piccolo costo per le imprese. Supporta gia' l'italiano.

Qui ho votato a pelle per Zoho. Ho un debole per le applicazioni online, soprattutto se si parlano tra di loro e se funzionano su cellulari e affini.

Miglior start up in ambito "mobile"
ChaCha
Ti serve un'informazione? Mandi una domanda via sms e ricevi una risposta via sms. Il servizio e' gratuito. Vedo certi servizi impallidire...
Evernote
Sistema per "catturare" informazioni (testo, immagini, video, link) da qualsiasi dispositivo e condividerle con qualsiasi dispositivo.
Posterous
Appartiene ai siti che non conoscevo ma che trovo pericolosamente attraenti. Funziona cosi' (traducendo alla meglio dal sito): attraverso la propria email si manda ad un indirizzo fisso del testo con allegati (foto, video, mp3 o altro), il tutto viene automaticamente pubblicato in una pagina web pubblica con un indirizzo personalizzato che viene comunicato con il reply alla nostra email. Ovviamente e' gia' dotato di feed rss, sistema per i commenti e per inserire codici vari per i widget.
Qik
Sistema che permette di condividere in diretta le riprese fatte con il cellulare. In pratica trasforma il cellulare in una webcam ambulante.
Skyfire
Browser per cellulari che supporta il supportabile nel web (almeno cosi' pare di capire). Funziona su OS Windows Mobile 5 o 6 e Symbian Serie 60. Suona promettente.
Truphone
Applicativo per fare telefonate internazionali a basso costo dal cellulare (tipo skype).

Qui e' stata durissima, li avrei votati tutti. Ho scelto ChaCha, perche' mi pare abbia davanti un prosperoso futuro.

Miglior applicazione in ambito "mobile"
Google Mobile Application
Le applicazioni google in versione cellulare, che dire? le uso, funzionano e anche bene.
Imeem Mobile
Imeem e' il noto browser/service per la musica (ascolti gratis in streaming, acquisti file mp3 senza DRM), ora in versione web (per Android).
Pandora Radio
Radio Pandora in versione per iphone
rolando
Gioco touchscreen, ricorda quelli del nintendo ds, ma non ho approfondito
ShopSavvy
Il sogno di ogni maniaco dello shopping: un software per Android che permette di scansire i codici a barre sui prodotti in vendita per restituire una ricerca dei luoghi dove trovare l'oggetto in questione al prezzo piu' basso. Vorrei conoscere il genio che l'ha inventato: una mente diabolica.
Ocarina
Trasforma l'iphone in uno strumento musicale (...). A volte la mente umana ha delle strane perversioni, saro' prevenuta ma mi vengono in mente quegli spartiti che giravano un po' di anni fa per comporre musica usando i toni dtf dei tasti dei cellulari... Ok, ok, magari sono ingiusta, vedro' se riesco a saggiarlo, magari cambio idea.

Il mio voto, si era gia' capito, va a ShopSavvy, anche se e' solo per android. "Premio della critica" alle google mobile application, che pero' chiamarle novita' 2008 forse e' un po' tirata...

Miglior servizio o applicazione web
Get Satisfaction
Lo slogan e' seducente: trasforma il tuo customer service da problema ad opportunita'. Si tratta di un servizio con varie declinazioni per gestire al meglio il customer service e ha alcune idee davvero interessanti. Il tutto avviene grazie a widget appositi che si installano nel sito web e che permettono di raccogliere e gestire domande dei clienti, con un sistema che prevede la possibilita' di rispondere da parte dei clienti stessi e di votare la risposta migliore (non e' l'unico servizio, e' solo un esempio).
Google Reader
E' un reader per feed rss, apparentemente come tutti gli altri, ma non ho mai approfondito, usando con soddisfazione altro.
Minted
Service per stampare in album e altri supporti cartacei le proprie foto, scegliendo tra possibilita' molto variegate e con soluzioni anche "di pregio".
Meebo
Meebo e' un service molto interessante, che uso da un po' anche se meno di quanto varrebbe, semplicemente perche' ogni tanto me ne dimentico. In pratica, creato un account, si possono salvare all'interno i propri account per i vari istant messaging, di modo che con un solo accesso li si possa usare tutti.
MySpace Music
MySpace Music non ha bisogno di presentazioni.
Yelp
E' un sito dove si puo' fare delle ricerche tra le recensioni degli utenti per servizi disponibili in una determinata area (una specie di sistema di recensione applicata alle pagine gialle, ma esteso anche agli eventi culturali e...meno culturali).

Ho votato Yelp, perche' se esistesse anche per l'Italia lo userei moltissimo. E invece, "ciccia".

Miglior azienda non statunitense
(ehm, carini a pensare anche che esiste il resto del mondo...)
eBuddy
Sistema di messaggistica per dispositivi portatili, stessa logica di Fring (che funziona molto bene): con un account ed un software accedi a tutti gli account sui diversi sistemi di messaggistica istantanea dal cellulare (e dal pc). Non mi pare pero' che supporti skype, a differenza di Fring. E' disponibile in italiano.
Fotonauts
Sistema che organizza le foto caricate dagli utenti per soggetto, contesto, geografia e altri parametri. L'obiettivo ("poco ambizioso") e' descrivere il mondo attraverso le foto degli utenti, una wikipedia visiva.
OpenX
Sistema per la gestione della pubblicita' sui siti web.
Vente-privee
Sito per la vendita di grandi marche (destoccaggio).
Wuala
Per conservare e condividere file. Nota bene: si pronuncia come il francese voila', che ci si creda o no, e' ricercato e voluto. I file caricati possono essere criptati e si possono creare gruppi di persone con privilegi di accesso diverso. E' un servizio molto ben fatto e molto interessante.

Ho votato Wuala, nonostante il nome infelice, perche' di questi sistemi non ce n'e' mai abbastanza - e poi e' fatto molto bene.

Miglior azienda "green"
Better Place
Progetto per creare un network di auto elettriche
Boston Power
Batterie ecologiche, in particolare per i computer portatili (era ora...)
Electra Drive
Progetto per convertire in massa (???) auto a benzina esistenti in auto elettriche
Laurus Energy
Progetto per trasformare sul luogo dell'estrazione il carbone in gas (e qui mi fermo...)
Project Frog
Sistema di costruzione di edifici a "energia-zero".

Un po' a caso, ho votato ProjectFrog.

Miglior sito per "passare il tempo"
MobWars
Con oltre due milioni di utenti attivi al mese, questo gioco di ruolo su Facebook non necessita di altre presentazioni...
iBowl
Bowling per iphone (???)
Tap Tap Revenge
Non ho approfondito perche' non e' il mio genere, ma il sito millanta "e' come Guitar Hero o Dance Dance Revolution".
Zivity
Voti le foto delle modelle e i relativi fotografi, in questo modo accedi ad altre foto. Modelle e fotografi ricevono un compenso proporzionale ai voti (per votare si paga). Solo per maggiorenni.
Texas Hold'Em
Un tavolo da poker sempre allestito e con giocatori disponibili.

Nessun dubbio, il mio voto e' andato a MobWars.

I siti con maggior impatto sociale (positivo)
Akoha
Traduco dal sito, perche' rende molto bene l'idea: "Akoha e' il primo gioco dove guadagni punti realizzando delle missioni nella vita reale con i tuoi amici."
Causes
E' l'applicazione di FB che permette di creare e perpetuare le "causes", usatissimo, non ho ancora capito se abbia una supremazia rispetto ad altri sistemi in FB che fanno cose analoghe...
CO2Stats
Confesso di non aver capito bene come funzioni ma di fondo mi pare un'idea interessante: e' un programma per ridurre l'inquinamento da server (mostruoso inquinamento) aderendo ad iniziative di utilizzo di fonti "green" per alimentare l'equivalente del consumo del proprio sito web. Insomma, non mi e' chiaro se si parla di fantatasia o realta' (spero realta'), ma di sicuro e' una buona idea di marketing.
GoodGuide
E' un repository dove trovare risposte basate sui dati scientifici a domande di interesse comune, relative a prodotti di consumo. Dietro c'e' un network di ricercatori di importanti universita' americane (tra cui Californi-Berkely e il MIT tra i fondatori). Ho dato un'occhiata, il mio concetto di "attendibile" corrisponde almeno a prima vista con quello di chi scrive le risposte. Il terreno e' in realta' molto scivoloso, tanto piu' che le schede dei prodotti, catalogati per punteggi di sicurezza e non inquinanti, sono direttamente linkati ai siti di ecommerce. Ma ogni tanto e' anche giusto avere fiducia... almeno fino ad evidente prova contraria...
Kiva
Sito che permette di fare dei microprestiti (50-200 euro) a persone in paesi del terzo mondo sulla base di una scheda che presenta le persone e i loro progetti.
Better Place
v. sopra

Avrei voluto votare GoodGuide e kiva: per fortuna si puo' votare una volta al giorno, cosi' non devo scegliere per forza...

Il miglior fondatore di una start up
Lina Avey and Anne Wojcicki (23andMe)
Ho gia' scritto un articolo su Torinoscienza l'anno scorso che nascondeva tra le righe il mio amore-odio verso questo servizio... non intendo sbilanciarmi ;o)
Michael Birch and Xochi Birch (Bebo)
e' una roba a meta' tra myspace e facebook, ma non mi sono mai registrata per cui di piu' non so...
Robert Kalin (Etsy)
Etsy l'ho recensito di recente nel post dedicato al fai da te: e' l'ebay dell'homemade.
Evan Williams, Jack Dorsey, Biz Stone (Twitter)
Twitter, fosse un po' meno monco in Italia e un po' piu' in evoluzione... non sarebbe niente male...
Paul Buchheit, Jim Norris, Sanjeev Singh, Bret Taylor (FriendFeed)
v. sopra

Per il coraggio e la spregiudicatezza, ho votato Lina Avey e Anne Wojcicki.

Il miglior AD di una start up
Tony Hsieh (Zappos)
Shop online dedicato all'abbigliamento
Jason Kilar (Hulu)
Sito online per videostreaming (non ancora attivo in Italia)
Elon Musk (Space X)
Sito dedicato alla tecnologia aerospaziale
Andy Rubin (Android)
v. sopra
Mark Zuckerberg (Facebook)
direi che non c'e' bisogno di commentare...

Lo scontro qui e' tra titani, ero indecisa tra Musk, Kilare e Rubin. Alla fine ho votato Musk.

La miglior start up nata nel 2008
Dropbox
Repository e servizio di sincronizzazione e condivisione dei file.
FriendFeed
v. sopra
GoodGuide
v. sopra
Tapulous
v. sopra
Topspin Media
Service web per aiutare gli artisti nella promozione
Yammer
v.sopra

Ho votato Dropbox, forse anche perche' mi piacciono il nome e l'interfaccia pulita.

Migliore in assoluto
Amazon Web Services
Facebook
Android
Hulu
Twitter

Non ho potuto fare a meno di votare Facebook, e' un successo troppo grande per non considerarlo tale!

Addendum: ho trovato curiosi alcuni raggrumenti e alcuni non raggruppamenti, ad ogni modo anche quest'anno la qualita' delle segnalazioni e' alta e interessante (almeno per me).

Forse l'anno scorso il livello era lievemente maggiore, alcuni nomi ritornano e altri no, ma restano dei colossi, come Stumble Upon, Earthmine, Digg, Techmeme. Per i dettagli del 2007, vedere qui.

venerdì 19 dicembre 2008

i bit son... piu' atomi che anima

Grazie al sito del Martin Dale Center ho scoperto che se volessi scaricare un Petabyte* di dati ci metterei oltre 26000 anni usando il wireless CDPD (vecchio protocollo moooolto lento), oltre 13000 anni con il wireless GSM 19.2 (19.2 come 19.2kbs), oltre 4400 anni con il vecchio modem a 56kbs, 348 anni con il Bluetooth, circa 165 anni con l'adsl a 1/2 Mbs e ca 42 anni con l'adsl a 6 Mbs, 10 anni con il Satellite 24M (24M come 24Mbs) e "solo" 3 anni con il WiMax Wireless 75M (75 come 75 Mbs). Ma meno di un anno con il T4/DS3 (oltre 270Mbs).
Invece con la fibra ottica si scende sotto i nove giorni (ordine dei 10Gbs) e addirittura sotto le 30 con alcune di esse (100Gbs). Ma chi batte tutti e' il sistema Cisco CRS-1 (92Tbps) : 1 minuto e 26 secondi.

Chapeau. La ricerca scientifica e l'umanita' ringraziano: se l'informazione e' il bene piu' prezioso nella nostra societa', che dire del sistema per trasferirla? difficile non pensare che abbia un valore chiave della velocita' di trasmissione dei dati nel cambiamento culturale in corso - e non solo, visto l'impatto sulla ricerca scientifica (per non parlare del suo valore economico... e non per niente la velocita' massima di trasmissione aumenta di mese in mese...).

Siccome i dati non sono inconsistenti ma occupano spazio (ebbene si', spazio fisico e non "virtuale", come insegna la legge di Moore, mi vien da dire che i bit son... piu' atomi che anima), trovo tutto cio' impressionante: e' come se fosse stato inventato un mezzo per trasportare un numero sempre maggiore di persone in treni con vagoni dalle dimensioni progressivamente dimezzate che vanno sempre piu' veloci (...). Ops.

*Ormai, se qualcuno se lo fosse perso, siccome i terabyte sono ormai "cose da tutti i giorni" bisogna iniziare a pensare con un fattore dieci in piu' "i peta" (dopo, per dovere di cronaca, arrivano gli exabyte, gli zettabyte e gli yottabyte) - con buona pace di chi usa ancora i modem a 56kb e i floppy disk da 1 Mega (ehm, esiste ancora qualcuno che li usa, ma il peggio e' che esiste ancora qualcuno che ne usa il simbolo per indicare contenuti digitali... mi sono chiesta: sara' forse per impedire la comprensione a chi ha meno di quindici anni?)

ps se un Petabyte puo' sembrare una quantita' esagerata (lo so, c'e' gia' qualcuno che pensa "e cosa me ne faccio di un terabyte di informazioni che manco mi ricordo cosa ho mangiato a colazione?"), si pensi che le nostre cellule contengono Petabyte di informazioni oppure che Google ogni giorno ne macina qualche decina e non mi risulta lo faccia "per sport" :0)

mercoledì 10 dicembre 2008

Cos'è Twitter? Cosa sono i feed RSS? E il "social bookmarking"?

Ho raccolto in una playlist su youtube i video di Commoncraft dedicati al web2.0 (avevo già postato il video su Twitter, ne sono usciti altri carini nel frattempo e così ho deciso che valeva la pena metterli tutti "insieme" per una consultazione più agile).
Questi video rispondono, con la freschezza e l'immediatezza che contraddistingue lo stile di Commoncraft alle seguenti domande (in "ordine di apparizione"):
- che cosa sono i feed RSS?
- che cos'è Twitter?
- che cosa sono i wiki?
- che cos'è il podcasting?
- che cos'è il social networking?
- che cos'è il social bookmarking?
- che cos'è il phishing?
- che cosa sono i blog?

venerdì 5 dicembre 2008

Blognotes: un computer per ogni bambino: in Portogallo e' una realta'

Tra i tanti progetti per ridurre il digital divide di cui ho sentito parlare in questi mesi, uno in particolare mi ha colpito e, visto che proprio oggi ne ho visto la presentazione ad Eminent, ho deciso che era ora di dedicargli un post.
Mi riferisco al progetto e-escolinha: all'interno di un quadro di iniziative molto vaste e a tutto tondo il Ministero per l'educazione del Portogallo mette a disposizione di tutti i bambini portoghesi dai 6 e 10 anni un piccolo portatile, il Magalhaes di Intel. Si tratta dell'analogo del JumpPC in vendita in Italia e destinato ai bambini (forme arrotondate, tastiera morbida antipolvere, facilita' d'uso, presenta di un software per il controllo parentale), ma in una versione successiva a quella che ho finora visto (devo dire che pensandolo destinato ad un bambino e' proprio un bell'oggetto) e con la possibilita' di scegliere il sistema operativo tra WIndows e Linux.

Torniamo al progetto. Il Ministero fornisce il computerino a tre condizioni: gratuitamente per chi e' al di sotto di una certa fascia di reddito, a 20 euro per fasce intermedie e a 50 euro per fasce di reddito piu' alte. Inoltre, in abbinata, i bambini ricevono tre librini, uno per loro e due per genitori e insegnanti, con chiare istruzioni per l'uso (comprese quelle del parental control per i genitori). Non e' "obbligatorio": il pc c'e' per tutti ma sara' dato solo a chi lo richiede. Inoltre, non c'e' nessuna imposizione di utilizzo a scuola (nonostante, ci tiene a precisare la ministra, in Portogallo tutte le scuole sono connesse a internet a banda larga e ci sono diversi corsi per l'uso dell'ICT nella didattica rivolti agli insegnanti). Infine, stanno stringendo accordi con case editrici ed autori per fornire gratuitamente ai bambini anche dei contenuti digitali e degli ebook preinstallati o disponibili online. Precisazione fondamentale: i computer sono dati proprio ai bambini, non alle scuole, si tratta del loro personal computer, che non devono restituire al termine del ciclo di studi.

Il Ministero sa' che questo sara' il primo computer che entrera' in casa in ogni famiglia ed e' cosciente del fatto che questo non eliminera' il problema del digital divide. L'obbiettivo e' innescare un circolo vizioso "bottom up": i bambini crescono con i computer e diventano loro protagonisti di un'innovazione che fa parte del loro bagaglio culturale.

Come sostengono questo progetto? Con una piccola clausola posta a suo tempo con iprovider di telefonia e internet, che ora "ripagano" un contratto steso tempo fa con il Ministero in termini di servizi per l'education (infatti tra le varie offerte c'e' anche qualche agevolazione per la connessione a internet). Ad essi si uniscono poi altri finanziatori.

Alla base del progetto c'e' la seguente filosofia: per una societa' veramente democratica e' fondamentale l'accesso alle informazioni. E, le informazioni, nell'era del web2.0, si sa', sono nel web...
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sabato 29 novembre 2008

come faccio a...?

La quotidianita' e' piena di momenti di panico perche' ci si trova di fronte a problemi apparentemente insormontabili: inserire un tassello in un muro (vorrete mica chiamare un muratore per farlo???), impostare il termostato, apparecchiare in modo impeccabile il tavolo o tagliare una cipolla senza apparire reduci da una tragedia. O, per lo meno, a me capita...
Ma la rete non ci abbandona soli e soletti in questi drammi personali: e' solo questione di sangue freddo, sedersi davanti al computer e trovare come si fa. Meglio se con un video (lo so, certo, non finisce li', ma e' gia' meglio che andare a caso..). Ecco qui alcuni dei siti che ho collezionato in merito con alcune note e chicche...
  • Monkeysee: collezione di video realizzati da "esperti" che mostrano come realizzarele cose piu' disparate in vari ambiti (giardinaggio, cucina, regole e tutorial di giochi, hobbistica, bellezza, meccanica, falegnameria....). Si trova veramente di tutto: come cambiare la lampadina dell'auto, come apparecchiare la tavola per il Natale, come si sceglie un diamante, come vestirsi per un colloquio, come dare il bianco il casa, come costruire un terrario...
  • Instructables: sito nato da alcuni ricercatori del MIT in cui gli iscritti condividono video, illustrazioni, fotografie che illustrano come realizzare oggetti di vario tipo, piu' o meno tecnologici (da come costruire una lampada con materiali riciclati a come rimuovere il pulsante "elimina" da un visore di foto destinato alla nonna).
  • Videojug: "life explained. on film": raccolta di video che illustrano il "come" dei momenti della vita, un esempio per tutti l'utilissimo video destinato a risolvere il 90% dei problemi di coppia su "how to avoid trapped arm".
  • Thriftyfun: "since 1997 regular folks share their knowledge and ideas": anche qui istruzioni sul come fare ...a fare. Le istruzioni sono principalmente in formato testuale e basate sul sistema domanda/risposta. Posti una domanda e prima o poi - forse - qualcuno risponde. E' possibile una ricerca testuale sulle risposte.
  • Wikihow: raccolta di testi sul tema "how to" con la logica del wiki
  • Wikivideo: sito con videotutorial postati dagli utenti
Alcuni siti ancillari sull'argomento:
  • Etsy: l'e-bay del fai-da-te, per vendere dopo aver costruito...
  • murphologia:perche' non si puo' fare a meno di consultare le leggi di Murphy quando ci si appresta a fare qualcosa con le proprie manine...
Inoltre, se si cerca bene, esistono anche siti tematici, non generalisti come quelli qui sopra, come per esempio:

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lunedì 17 novembre 2008

nativi digitali? /2

ricevo e condivido la presentazione "Snack Culture? La dieta digitale degli studenti universitari", presentata l'altro giorno in Bicocca da Numediabios sulla dieta digitale dei bicocchiani. si commenta da sola... (per quelli che affermano che non è funzionale offrire servizi sul web per gli studenti universitari, mica tutti lo usano...)

giovedì 13 novembre 2008

facebook

Su richiesta di Marta, alcuni siti piu' o meno interessanti e piu' o meno correlati a Facebook:

Per iniziare...
- post di Robin Good's, anche se un po' datato (27 giugno 2007) e' un buon punto per iniziare o per una mano per mettere in ordine i concetti principali relativi a questo strumento

Facebook per il business:
- Facebook and Brand page best practices (Social media practices)
- su Uprinting: 5 ways to promote you're business on Facebook
- post su The caffeinated Blog
- post su Articlebase: Facebook marketing

Videotutorial di sopravvivenza:
- gestire l'invio di email di notifiche da facebook (problema non da poco...):

Tecnologia&societa':
- segnalo l'articolo su Wired di questo mese: The Facebook Revolution (Egypt social-networking underground is rattling the regime and dreaming of democracy"
- sempre su Wired, un articolo su quanto sia out al giorno d'oggi aprire un blog visto che esiste Facebook (e non solo)
- quanti iscritti e dove in un post di Radical Trust (agosto 2008): Facebook Population: a global breakdown
- post con considerazioni economiche su Facebook su TechCrunch

La serie "come abbiamo fatto a vivere senza":
- Generatus: sito che produce in modo randomizzato dei mood
- un post per riflettere su quanto l'attivita' sociale possa avere risvolti demenziali
- un post dello stesso blogger del precedente che recensisce a gennaio scorso alcuni applicativi di flash particolarmente demenziali e popolari, ancora vivi

Consigli per tutti (c'e' sempre qualcuno "che sa come si fa"):
- consigli vari da Eurekatips
- consigli vari da Chris Brogan

Il lato oscuro di Facebook
- un report The Independent

Inoltre, su Youtube videotutorial a profusione (nonche' video e cartoon che ironizzano su facebook user)
Inoltre, per chi non lo sapesse, riporto dal mio articolo "chi conta nel web" su Torinoscienza: "Mark Elliot Zuckerberg (1984). Studente ad Harvard ha fondato Facebook, il sito per il social networking. All'inizio del 2008 la rivista Forbes Magazine lo ha indicato come il più giovane miliardario al mondo che deve la sua fortuna a se stesso. Nel 2007 su Facebook erano registrati 73 milioni di utenti."
(mi chiedo se l'autocitazione sia un sintomo patologico, in realta' e' solo pigrizia... l'avevo gia' scritto...)

(modifica del 14 novembre: ho aggiunto il video qui sotto...)

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martedì 11 novembre 2008

La storia dei siti


"take me back", recita il pulsante di fianco allo spazio per inserire il sito di cui si vogliono vedere, scoprire, ricordare, recuperare le diverse "homepage" vestite negli anni.
Sto parlando dell'Internet Archive Wayback Machine, un enorme progetto per raccogliere e conservare la storia del web, una specie di biblioteca digitale dei siti.
Sarà sorprendente scoprire che da qualche parte è ancora conservata la pagina web del proprio sito, quella fatta nel 2000 e che nemmeno noi ci ricordiamo più com'era fatta.
ancora più sorprendente pensare che qualcuno se ne è preso cura affinché la memoria, nel bene e nel male, non andasse persa...

giovedì 6 novembre 2008

nativi digitali?

Riporto alcuni dati interessanti della ricerca condotta presso gli studenti universitari (di Bicocca) presentata oggi al convegno in Bicocca sui Nativi e immigrati digitali da Paolo Ferri (per maggiori info: vedi qui).
Intanto quelli che non usano mai internet (esistono davvero!) sono lo 0,5% (ma sono molto pochi), mentre la maggior parte (quasi il 70%) dichiara di usarlo più di 5 ore la settimana (tra cui un buon 25% che dice di usarlo più di 20 ore alla settimana...).
Insomma, "sono conessi".
L'instant messaging è usato tutti i giorni da oltre il 55% (quelli che non lo usano mai sono il 2% e i "raramente" sono l'11%).
Insomma, "sono connessi tra di loro".
Quanti di loro hanno un blog? oltre il 40% ha un blog. Forse i "giovani" non leggono i libri, ma di sicuro scrivono.
Insomma, "si esprimono".
Solo il 36% ha un profilo su un sito di social networking (ma l'indagine è stata fatta in primavera, prima di Facebook, dove "Resistence is futile", probabilmente ora il dato è molto diverso).
In poche parole: comunicano e lo fanno all'ennesima potenza. E non sono mai soli, perché fanno parte di una "rete".

Altra ricerca: stamattina ad Assolombarda hanno svelato i risultati di un'indagine fatta presso le scuole (ca una decina di classi a milano) che hanno partecipato alla giornata di orientamento per le facoltà scientifiche, a cui ho partecipato (v. qui per maggiori informazioni).
Alcuni dati davvero sorprendenti presentati da Martha Fabbri: quasi il 50% ha dichiarato di volersi iscrivere ad una facoltà scientifica. molti di loro hanno detto di trovare utili i materiali multimediali per lo studio. tanti hanno detto che percepiscono la ricerca come qualcosa di sperimentale e pratico e non teorico (meno male). Ci sono altre info interessanti, ma queste sono quelle che mi ricordo a memoria (anche perchè mi interessavano ;o))

venerdì 31 ottobre 2008

Segnalazione: convegno Nativi e Immigrati Digitali, 6-7 novembre, Milano

Segnalo questa interessantissima iniziativa: http://www.numediabios.eu/
Si terrà a Milano il 6 e 7 novembre, organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione e il gruppo di ricerca Numedia Bios dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Durante il convegno, segnalo anche la presentazione di una ricerca svolta presso gli studenti dell'Ateneo sull'utilizzo dei nuovi (e vecchi media) da cui partire per un'analisi di scenario della futura evoluzione e per rispondere alla domanda: siamo arrivati ad un punto di non ritorno per quanto riguarda i media digitali?

L'iniziativa è il gruppo di lavoro sono presenti anche su Facebook (scrivere per essere invitati).

lunedì 27 ottobre 2008

Segnalazione: inaugurazione Parco d'Arte Vivente (PAV), sabato 1 novembre Torino

Riporto dal sito questa breve suggestione: "Il Parco d’Arte Vivente intende essere uno spazio, un momento, un’occasione per ricreare relazioni sociali attraverso la sperimentazione artistica, soddisfacendo quelli che Maslow, nella sua famosa teoria sui bisogni umani, indica come primari: i bisogni sociali e quelli di autorealizzazione, che rappresentano il desiderio degli individui di estrinsecare le proprie potenzialità, anche artistiche, dando loro concreta attuazione."

Ho avuto la fortuna di veder nascere questo progetto (tra le mille difficolta'), di farne parte almeno per piccole briciole di contenuto con i laboratori di Biologia Creativa: giornate meravigliose ed esperienze che fortemente hanno segnato il mio modo di essere. Un'arte che non si guarda, si vive. Un'arte che non si consuma, si condivide e mentre si condivide cresce. Un'arte personale e interiore, ma collettiva e sociale.

Se potete, non mancate. Potreste pentirvene.

Sabato 1 novembre, ore 15 / PAV, via Giordano Bruno 31, Torino.

Per una preview: nel sito e' possibile navigare in una fotogallery, da cui e' linkata l'immagine in questo post.
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giovedì 23 ottobre 2008

neoimpressionisti a Palazzo Reale (Milano)

Una domenica pomeriggio all'isola della Grande-Jatte, Seraut, 1886Interessante, molto didattica, decisamente per tutti, lunga il giusto, non solo arte ma anche scienza della luce e del colore (v. neoimpressionisti). Molto divertente al termine della visita la possibilita' di aggiungere il proprio pallino colorato (rigorosamente di uno dei 14 colori usati dai neoimpressionisti) su una maxi-riproduzione in tonalita' di grigio di Una domenica pomeriggio all'isola della Grande-Jatte di Seraut (1886).
Curiosamente tutti i rossi e gli arancio erano praticamente gia' "consumati". Ad ogni modo, il mio pallino giallo il suo posto l'ha trovato.
Se c'era qualche pallino fuori posto? E come si fa a capirlo???
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mercoledì 22 ottobre 2008

Postnotes su Francoforte

Piccola aggiunta doverosa. Tra i milioni di libri che c'erano a Francoforte, tanti sicuramente erano più che degni di nota, ma uno vorrei citarlo perché credo che abbia del singolare nel suo genere.
Si tratta di un libro su cui generazioni di studenti studiano dal 1858, che si è sempre evoluto, rimanendo un punto di riferimento per chiunque faccia medicina: Gray's Anatomy (qualcuno si chiedeva da dove viene il nome del celebre telefilm? non di certo da una delle protagoniste...). Mi ci sono imbattuta, diversi kg di carta illustrata, sottile e fitta fitta di testo, che sbandiera sulla copertina una veneranda età di 150 anni e che consta di quaranta edizioni.
Per chi vuole, qui si possono consultare online pagine e pagine e pagine dell'edizione del 1918...

sabato 18 ottobre 2008

Blognotes dalla fiera del libro di Francoforte/2

Diciamo che il sabato non e' il giorno migliore per visitare la fiera del libro di Francoforte: c'era veramente da fare a pugni per muoversi...

Ad ogni modo, defilandosi in "hall" meno frequentate ho trovato un po' di respiro... Purtroppo il tempo non e' bastato a fare e vedere tutto cio' che volevo, nonostante cio' e' stato molto interessante.
Alcune microsegnalazioni, piu' curiosita' che altro.

Intanto confermo la mia impressione positiva sui paesi dell'est europa e asia, perche' ho visto gran belle cose. A tal proposito sicuramente un piccolo (si fa per dire, circa un centinaio di dipendenti...) indiano merita la palma per il miglior gadget (ritratto in foto): una penna USB con funzione di portachiave (spinotto retraibile), con impresso il loro logo, e consegnata in una borsina di cotone e nastrini dorati (come a dire, tradizione e innovazione?), all'interno i loro cataloghi, dei libri, delle illustrazioni e dei materiali multimediali, in formato interattivo.

Sfogli le pagine del catalogo e facendo clic sui libri che ti interessano si aprono microsegnalibri o ingrandimenti delle immagini (nel caso del catalogo delle illustrazioni) e altre chicche. Nelle prime due pagine del catalogo le fotine di tutte le persone che hanno lavorato ai libri con i loro ruoli. Chapeau.
Altre cose carine: per i nostalgici anni '80, uno stand interamente dedicato ai Puffi (evidentemente, anche se esiste una sola puffetta non si sono ancora estinti...), con statue a grandezza pari a 20 mele o poco piu' (battuta per soli intenditori...).

Molto carini anche i quadri fatti con i fumetti a colori dei Peanuts, vignette 50x50 montate su legno rigido, spesso circa 5 cm, senza cornice. Una storia, tre vignette, tre qudri allineati: idea da tenere presente.
E poi libri libri libri...

Tra questi, uno di cui ho visto diversi manifesti, capito poco, ma l'idea non era male: reflexiva, book to reflect: intriguing book of few word. Una cartolina molto convincente, sul retro la scritta “i write a 16-word book”, con una sequenza ripetuta che riempie la pagina di “you will read this book” (www.16-wordbooks.com).
Alla fine, pero, bisogna tornare in Italia, viaggio tranquillo e puntuale. Al rientro, una visione curiosa: una signora scende dall'aereo con un trolley rosso aperto da cui spunta una cosa bianca e spumosa. Che si muove. Vedere la foto per capire.

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Francoforte - Suggestioni/2

La foto mancata di questi due giorni: panorama alba, mattino, pomeriggio. Manca l'alba che era stupenda riflessa sui rari grattacieli, pero' bisogna che mi si creda sulla parola, perche' la foto... non l'ho fatta. Mattino: Francoforte come San Francisco, nebbia fitta e umidita'...

Francoforte - Suggestioni/1

venerdì 17 ottobre 2008

addendum al post precedente: l'orsetto di peluche

Arrivo in hotel, mi rilasso un attimo sul divanetto e mi cade l'occhio su un depliant sul comodino, mi alzo, leggo "Relax a' la cart" apro e trovo un elenco di cuscini di diversa forma e riempimento a disposizione su richiesta alla reception dell'albergo. Fin qui, mai visto prima, ma non di certo sconvolgente.

Scorro fino in fondo alla pagina e mi cade l'occhio sul titolo "Teddy-Bear": incuriosita, leggo e... beh, insomma riporto qui di seguito la traduzione di quanto i miei occhi increduli hanno letto, perche' merita:
"Teddy-Bear: abbracciami! Ordina un piccolo e soffice orsetto di peluche. Per un piccolo contributo questo orsetto di peluche potra' essere tuo per sempre".

Sopra, la foto di una ragazza che dorme abbracciata ad un orsetto di peluche, quello in vendita in albergo.

Non aggiungo altro.

(e no, non ho comprato l'orsetto di peluche, ma il depliant lo prendo come cimelio...)
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blognotes dalla fiera del libro di francoforte

Eccomi qui, in diretta dalla fiera del libro di francoforte: enorme. Molto diversa dal nostro concetto di fiera: tanto per cominciare, qui non si acquistano libri, ma si fanno affari (salvo rari casi): insomma, e' un po' il luogo della speranza, soprattutto, a mio avviso, per i piccoli editori.
Ci sono tutti, grandi e piccini, europa, asia, stati uniti, sud america. Si vedono delle gran belle cose (quando si vedono, perche' spesso negli stand piu' che libri si trovano cataloghi), cartacee e non. Iniziano a spuntare gli stand per il print on demand e per gli ebook (meno di quanto pensassi, anche perche' i grossi editori esteri ormai comprendono nella loro offerta spesso anche versioni digitali o "print on demand" di singoli capitoli - "perche' lo fate?" ho chiesto ad alcuni di loro, sottintendendo "non avete paura che mini il mercato dei libri di carta e che la pirateria abbatta i ricavi?", lapalissianamente mi hanno detto "lo facciamo perche' lo richiede il mercato". Insomma, come se fosse un evento inelutabile. Ne sono rimasta un po' sorpresa, non era la risposta che mi aspettavo!
Vale sicuramente un giro l'area dedicata alla Turchia, ospite d'onore della fiera: bei libri, illustrati in modo suggestivo, tra cui ho visto un bellissimo "atlante del creato" con gigantografie di moltissimi esseri viventi (e fossili), con un formato enorme (peccato fosse spesso quasi 15cm con delle pagine di oltre 50 cm di altezza): avrei passato tutto il tempo li' a sfogliarlo. Come anche in un altro stand dove ho trovato un bellissimo libro di immagini di tanti semi visti al microscopio (e ho pensato a due care amiche, quanto gli sarebbe piaciuto!!!).
New technology? beh, qui la storia si fa delicata, perche' a parte cose molto belle ed eclatanti, soprattutto nord-est europeo, asia e ...spagna (!!!!), il resto e' quello che io definisco "un lavoro di fino": nella scolastica/formazione la maestria di accompagnare testi con materiali multimediali utili all'apprendimento (spesso veramente molto curati, non solo nei contenuti e nella struttura, ma anche nel progetto generale di loro uso effettivo) e nel resto, beh, di tutto e di piu' per arricchire l'esperienza della lettura.
Anche qualche incontro interessante: gli autori dei libri sono difficili da riconoscere, perche' spesso li hai visti solo nel retro di coperta e immaginarli 3d semoventi e parlanti, non e' banale! Pero' non ho avuto dubbi quando, sentendo chiacchierare in italiano dietro di me, ho visto, circondato da quattro guardie del corpo, Saviano, che serenamente (almeno in apparenza) conversava con alcune persone.
Domani pensavo di dedicare parte del mio tempo ai paesi orientali, dove affacciandomi di sfuggita, mi pare di aver visto cose interessantissime!
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giovedì 16 ottobre 2008

flashcards?

Questa e' una storia che ormai ha piu' di un anno, cioe' da quando avevo deciso di cercare un software che simulasse lo studio con le carte stile "memory": su una faccia la domanda, sull'altro la risposta. Insomma, quel sistema che tutti abbiamo usato per passare almeno uno di quegli odiosi esami all"universita' dove c'erano lunghe liste di parole da memorizzare (anatomia, farmacologia, formule chimiche, lingue straniere...).

Non mi pareva un'impresa tanto difficile: in fondo e' un metodo ultra-antico di studiare. E, infatti, dopo un po' di ricerche ho messo giu' una lista di 150 software diversi, alcuni online, altri offline, buona parte a pagamento, ma un certo numero anche gratuiti (se lo ritrovo posto l'elenco). C'era solo una caratteristica che li accumulava tutti: totalmente assente la versione italiana (tranne qualche raro software prodotto da grandi big, i soliti e comunque a pagamento: a mio parere inaccettabile per questo tipo di oggetto...), mentre erano rappresentate abbondantemente tutte le altre lingue, comprese quelle asiatiche, l'arabo e lo swahili...

Allora mi sono messa di buona lena, ne ho testati un po' (capita a volte di aver molto tempo da perdere, ma era una cosa che mi incuriosiva), scoprendo anche che alcuni millantavano vari metodi di apprendimento scientificamente testati (mai avuto il coraggio finora di provare di prima mano fino alla fine...). E gira che ti rigira ho trovato questo software gratuito molto carino: Teach2000, di facile uso, gratuito per l'utente, sviluppato da un gruppo di ragazzi olandesi (basement.nl), per un progetto ministeriale, che contiene all'interno diverse modalita' automatiche di studio. Immessa una lista di domande e risposte (che puo' essere corredata da immagini e audio) genera in automatico FlashCards (anche stampabili), test a risposta multipla, anagrammi e un piccolo gioco chiamato Space Invaders (una chicca...). A quel punto ho deciso che non era giusto che questo software fosse disponibile in inglese, francese, spagnolo, finnico, tedesco, turco e non in italiano (anche se dubito che sia questo la causa degli insuccessi italici nei test internazionali di matematica... pareva brutto comunque!). Cosi' l'ho tradotto (grazie a Baas Gros per avermi citato nei credits per cosi' poco) ed ora, chi e' interessato, puo' scaricare il software qui, in formato installabile e in versione portatile per chiavetta USB: http://teach2000.memtrain.com/index.php?hl=italian.
Il software e' completamente gratuito e si puo' anche installare sul server per fruirne da diversi terminali.
Bene, questa e' la storia fino ad un anno fa.

Siccome e' un periodo, complice anche il Nintendo DS (ehi, se "marino" il blog qualche motivo ce l'ho...), che sto cercando di ampliare (con scarso successo ma molto impegno) le mie conoscenze linguistiche con ehm... il cinese e altre lingue, volevo provare ad usare questo software per un aiuto ulteriore.
Piccolo problemino: vi pare che io mi posso mettere a creare di mio le flashcard in mandarino? ovviamente non se ne parla nemmeno, ho fiducia nel web2.0, io.
Cosi' mi sono messa a cercare nel web delle card pronte per l'uso: neanche a cavar il sangue dalle rape... Mi ricordo che Baas mi aveva detto che avevano aperto un sistema di scambio di flashcards, peccato che sono caduta sul... finnico (ehi, una lingua per volta!!!!).
Probabilmente ce ne sono anche di migliori, ma stasera ne ho trovato uno che mi ha soddisfatto abbastanza: http://www.flashcardexchange.com/

Si tratta di un sito in cui si possono creare le proprie flashcards, condividerle con altri, usare quelle degli altri e modificarle (e si trova veramente di tutto!!! gia' bello e pronto per l'uso) salvandole nel proprio spazio personale. Inoltre, con un piccolo costo una tantum (meno di 20 euro, pagabili anche con paypal) si possono avere funzionalita' in piu', come l'esportazione in tutti i formati piu' inimmaginabili, la produzione di html, le versioni per dispositivi portabili e la versione in PDF per la stampa (con tanto di istruzione su come piegare, incollare e tagliare per avere le singole card...). Altra funzione aggiuntiva, la possibilita' di programmare su piu' giorni lo studio (secondo il cosidetto metodo Leitner Cardfile System).
Comunque, la sostanza e' che se si esportano le collezioni di flashcards scelte in Tab Separated Values, si ottiene un file con estensione .tsv assolutamente compatibile con Teach2000 (ehm, salvo il fatto che non ho ancora capito come fargli digerire i simpatici font mandarini...).
Bene, e' quasi l'una ma il cerchio si e' chiuso e per stasera di fonogrammi non ne voglio nemmeno sentire parlare...
(chiuso si fa per dire, perche' ovviamente anche questo sito e' in diverse lingue tranne l'italiano e cosi' dicasi delle liste, che per fortuna mia per la maggior parte sono in inglese.... vabbe' vedremo se ci sara' un'altra puntata...)


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venerdì 3 ottobre 2008

playlist su youtube

Ho un debole per joomla, questo è noto (...), ma questo tutorial a puntate su Plone vale a mio avviso una segnalazione: http://www.youtube.com/view_play_list?p=9A869643F17D4C11
Ovvero, come usare una playlist su youtube in modo utile ;)

venerdì 29 agosto 2008

riflessioni

La mia cuginetta di 11 anni mentre guardavamo le mie (tante) foto sull'ipod ha inziato a girare la rotellina rapidamente, in modo che tutte le foto comparissero per pochi secondi una dietro l'altra e mi ha detto: "guarda tutta la tua vita come scorre velocemente!"

martedì 26 agosto 2008

422 software opensource

cercavo un software per criptare singoli file di semplice uso e di poche pretese e, invece, incappo in questa lista che risolve ben piu' di una questione che avevo aperta...

Open source software - Posted using ShareThis

Curiosamente mancano alcuni dei software che uso, e quindi eccoli qui:
- utility di compressione file: 7zip (che peraltro permette di criptare facilmente mentre si comprime...)
- sistema di editing video: virtual dub (che permette anche di ruotare i video erroneamente girati ehm... in verticale...)
- editor html: nvu (un pò datato forse, ma ancora funzionale se uno non ha grandi pretese)

Gia' che ci sono, ecco altri link interessanti contenenti liste di software opensource:
- la voce corrispondente su wikipedia
- altri oltre480 software opensource
- elenco di software free e opensource

giovedì 21 agosto 2008

due parole su flock


Stasera ho deciso che era ora di approfondire Flock, il giovane browser di casa Mozilla, alla cui base sta la filosofia del social web. Devo dire che seppur acerbo non e' niente male, funziona bene ed e' di facile utilizzo. Bastano un paio di ore di tempo e lo spirito esploratore per capire come funziona.

E cosi', finalmente sott'occhio tutte le proprie attivita' sociali su web (facebook, twitter, del.ici.us, email, blog, flickr....).
In pratica, ha una piccola barra di navigazione che permette di accedere alle varie funzioni aprendo una banda laterale. Tra queste, l'accesso aggregato a tutti i servizi di social networking a cui si e' iscritti (per configurare questa barra con i singoli account e' sufficiente andare sui siti di social networking e accedere con il proprio username e password; a questo punto compare un pop up che ci chiede se vogliamo gestire via flock il servizio). Ho provato con Facebook, Del.ici.us, Twitter, Flikr, gmail e ora sto postando direttamente sul blog dal browser. Per quanto riguarda l'immagine in questa pagina, il logo di Flock, per inserirla ho semplicemente trascinato l'immagine dalla pagina internet in cui si trovava (nello specifico: la pagina dei risultati di ricerca per flock su google immagini) nella clipboard e quindi ho selezionato il link 'blog', che compare subito sotto l'immagine una volta "pizzicata" sulla banda laterale (nb l'immagine porta con se' il collegamento al sito da cui e' stata prelevata), "et voila'... si apre l'editor del mio blog per scrivere il post!
Per quanto riguarda Twitter, analogamente al fratello maggiore Firefox, funziona molto bene l'adds on TwitterBar: per postare un messaggio e' sufficiente scriverlo nella barra di navigazione e quindi fare clic sul pallino verde che questa estensione fa comparire a destra della barra. Piu' veloce di cosi...
(e a proposito di twitter, finalmente sono riuscita ad arredare il blog con il mio badge twitter, superando la barriera dei codici di errore bx... a volte, e' proprio vero, basta insistere e prima o poi funziona...).
Ovviamente tutte le funzioni possono essere nascoste per poter "lavorare" senza essere disturbati.
Altre cose: ha un sistema di accesso a materiali multimediali, la "barra multimediale" che pero' non ho ancora approfondito. Per segnalare un link we, c'e' un apposito tasto di fianco alla barra di navigazione per inviarlo direttamente per email. Ovviamente c'e' anche un gestore di feed rss molto comodo.

Per il resto e' analogo a Firefox Mozilla per molte cose, anche se ci sono molti meno adds on disponibili al momento (ma, per quanto mi riguarda, ho ritrovato tutti quelli che mi servono).
Vedremo se mi aiutera' seriamente a orientarmi nella mia giungla di networking sociali (cosa devo dire molto impegnativa anche solo ponendosi obiettivi minimi...)!
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mercoledì 6 agosto 2008

venerdì 1 agosto 2008

utility vacanziere

Se qualcuno odia quanto me fare le valigie, qualche sistema che facilita la vita (forse)....

preconfezionata:
Printable Camping Checklist
personalizzata:
Universal Packing List
"college":
http://www.keepandshare.com/doc/view.php?u=11935
in moto:
http://micapeak.com/checklists/
homemade, qui spiega come creare la propria su igoogle:
http://www.yazaq.com/2008/07/04/how-to-make-categorized-checklist-in-igoogle/

Se poi per caso è venuta la mania delle checklist:

http://gtdmastery100.com/

(cosa non si fa pur di non fare la valigia...)

giovedì 17 luglio 2008

nel mezzo dell'estate

Non nascondo una certa inerzia "intellettuale" in questi giorni, anche causa eccesso di stimoli: capita anche questo... (buona parte l'ha avuta anche un tormentato rapporto con la connessione internet in mobilità, vediamo quanto dura la soluzione attuale...).
In attesa di riprendermi (si fa per dire):
- E' di ieri la notizia che O'Really ha rilasciato (per la vendita) 30 libri senza DRM (hanno scelto di mettere semplicemente dei "watermark"): segnalo a tal proposito questo post su O'Really TOC di Andrew Savikas, che contiene anche la lista dei libri resi disponibili. In pratica, si possono comprare ad un prezzo ridotto rispetto allo stampato (ad occhio direi un 33% in meno) in tre formati (EPUB, PDF e movipocket) e si possono scaricare successivi aggiornamenti;
- come trasformare un eeepc in un ebook reader (notevole), work in progress, dei tanti video e tentativi in giro, questo mi sembra particolarmente ...notevole.
- textonphone: il sito che permette di scaricare e leggere, attraverso un software specifico, gli ebook su iphone ha ora un plug in per Facebook. Ora, le cose facili da usare sono fatte in un altro modo (ricerca farraginosa, niente "web2.0", manco una stellina, in più pop up ovunque parecchio invasivi, che ritornano continuamente...), comunque, ho provato a scaricare un paio di libri, non è male, certo che vale il solito discorso: siamo sul video di un pc e non su "carta", vera o elettronica che sia, oltretutto appare su uno sfondo grigio-azzurro...Si tratta di un rettangolo di 600x420px, con il testo suddiviso su due colonne: devo dire che questa suddivisione in piccoli blocchetti di testo facilita parecchio la lettura, non è male (non riesco però ad immaginare di leggerci guerraEpace...). Dalla sua, comunque ha il fatto che si può cambiare il numero di pagine da visualizzare (tutto sempre su due colonne, cambia la dimensione del testo visualizzato), mettere lo sfondo bianco, cambiare dimensione e font del carattere. Infine, è possibile salvare degli estratti associati a nostri commenti, e salvare nel repository anche nostri documenti. Per quanto riguarda l'italiano ora sono disponibili gratuitamente circa 120 titoli, ovviamente tutti fuori dai diritti d'autore. Per ora direi decisamente acerba, però l'idea del sistema che ti crea un account in cui metti i tuoi titoli che puoi leggere da diversi dispositivi accedendo all'account online è interessante, comodo, e nel contempo inquietante, molto interessante invece per chi offre il servizio: in ogni momento può sapere come sono usati i libri a disposizione...

Visto che ci siamoun sito per scaricare ebook, tra cui molti classici interessanti (in inglese): Free eBooks

mercoledì 2 luglio 2008

blognotes da vienna/2

ma quanto sono eterne le attese in aeroporto? ma, se non altro, in quello di Vienna il wireless è gratuito e allora eccomi qui ad aggiungere qualche blognotes da ED-Media.
Una cosa è certa: il convegno, iniziato molto pigramente lunedì, piano piano si sta attivando: oggi è comparso una videoproiezione su schermo in mezzo alla hall del primo piano (demenzialmente il convegno si svolge su tre edifici per un totale di 12 piani diversi... ma daltronde ci sono fino a 20 sessini in parallelo...) in cui sono proiettati i messaggi twitter mandati dai partecipanti nel sistema TWEMES(Twitter memes) - qui i link ai edmedia-twemes.
Cosa mi resta di questa interessante full immertion? tante cose, ma in particolare il racconto di una ricerca condotta presso l'Università di Atene da Alexandros Papadimitriou, Maria Grigoradou e Georgios Gyftodimos su un progetto chiamato MATHEMA per l'apprendimento nella scuola superiore della fisica.
Il contenuto considerato per lo studio era: "come si muove una particella carica all'interno di un campo magnetico". I partecipanti sono stati sottoposti a tre tipi di approcci di studio e, come verifica dell'apprendimento, è stato chiesto loro di risolvere un problema sull'elettromagnetismo.
I tre tipi di approcci erano:
1) avevano a disposizione un testo, contenente tutte le formule necessarie, su cui studiare la teoria;
2) avevano a disposizione una simulazione, che permetteva loro di fare alcune ipotesi e verificarle;
3) infine, potevano ingaggiare via web una discussione sull'argomento con un loro compagno "di classe", che potevano scegliere da una lista proposta dal computer sull sulla base della teoria costruttivista (semplificando = gli studenti si suddividino a seconda dell'aipproccio allo studio n quattro categorie accomodante, divergente, assimilatore, convergente - esistono degli studi che dicono che nei lavori collaborativi si ottengono lavori migliori con determinati assortimenti).
I risultati, ovviamente, sono la cosa più interessante: quelli che avevano a disposizione solo il testo hanno raggiunto risultati inferiori agli altri gruppi, quelli che hanno avuto a disposizione il testo e le simulazioni hanno ottenuto risultati superiori, ma non il 100% (quelli che hanno risposto in modo scorretto nonostante l'evidenza sperimentale non riuscivano ad accettare il risultato ottenuto sperimentalmente, forse in conflitto con lo schema mentale che si erano costruiti studiando sul testo). Questo punto ha per me già in sè una scioccante realtà: se si è convinti di essere nel giusto hon importa quello che vedono i nostri occhi...
E il terzo gruppo? hanno risposto tutti correttamente, conversare e discutere con i propri compagni di corso ha dipanato dubbi, chiarito errori e, soprattutto, convinto anche i più "refrattari". Davvero un bell'esperimento (i numeri non erano altissimi, sarebbe carino avere uno studio così su larga scala).

riflessioni & blognotes viennesi


lunedi' la pioggia, qui a vienna, ha ricoperto la citta' di una pellicola lucida e luminosa, piccoli rigoli d'acqua trasportavano via lattine, piccole bandierine di carta, volantini, coriandoli e con essi anche i tifosi, arrivati domenica per la finale uefa. Almeno cosi' penso, perche' erano abbondanti, colorati, festosi e saltellanti domenica sera, ma inesistenti lunedi'.
E Vienna e' tornata ad essere una capitale del turismo, mentre qualche centinaio di persone, insieme a me, sta partecipando ad Ed-media, un convegno dedicato alla ricerca sull'uso delle nuove tecnologie nella didattica.
Il panel e' molto fitto, centinaia di interventi, e anche molto variegato: eccellenze e piccoli lavori, talvolta anche solo riflessioni dette ad alta voce.
Quello che e' chiaro e' che molto sta cambiando in tutto il mondo: l'evento puo' definirsi veramente internazionale e per quanto sia solo l'accademia a parlare (quindi solo uno degli attori in concorso nella formazione), i temi ricorrenti ormai sono pedantemente sempre gli stessi: e-learning, metodi per usare le nuove tecnologie per fare quello che prima si faceva diversamente (videolezioni, ricerche presentate dagli studenti invece che in forma scritta in forma multimediale: videoproduzioni, podcast, ipertesti; attivita' collaborative come giochi di ruolo che diventano interattivi o discussioni svolte in modo sincrono o asincrono su web con forum e chat) e, raramente, per fare qualcosa di veramente nuovo (a dire il vero non mi viene in mente nulla di veramente innovativo). Il tutto sembra tendere a rendere piu' efficiente il processo, il che e' un bene, oltre che piu' accattivante. Ma la vera cosa interessante, mi pare di capire, e' che tutto cio' sta scatenando la fantasia delle persone: nuove possabilita' a portata di tutti, facilita' di reperire informazioni, possibilita' di confrontarsi "worldwide", stimola l'invenzione di nuove attivita' didattiche (e non), la loro condivisione e i presupposti per le universita' per fare studi scientifici in merito, oltre che un'attenzione sugli stessi (per lungo tempo le attivita' dei centri di ricerca sull'eduzione sono rimasti confinati agli stessi... che lenuove tecnologie non stiano riuscendo a sdoganare questa imbarazzante situazione?).

A voler essere precisi una cosa nuova c'e': a parole, il ruolo dei docenti, un po' in tutto il mondo (racconti sentiti da studiosi provenienti da australia, usa, canada, spagna, portogallo, finlandia, giappone, cina, korea, india, grecia, romania, ungheria, gran bretagna) sembra universalmente essere in evoluzione da "erogatore", a "formatore" e, nei casi "piu' estremi", a "facilitatore".
Si vedra' nella prassi se questa rivoluzione avverra' veramente o sara' limitata tra le pareti accademiche (sinceramente, spero di no...).

bene, sta per iniziare un'altra sezione, a piu' tardi...

giovedì 5 giugno 2008

Blognotes di viaggio - prima parte

Il temporale nella Monument Valley, in Arizona, non poteva che essere monumentale: non sai se è peggio quello che viene dal cielo, scrosci d'acqua violenti, lampi che illuminano rossi orizzonti senza fine, o quello che si alza dal basso, una sabbia rossa sollevata dal forte vento, che si inzuppa per aria e ti si attacca addosso, mentre cespugli rotolano per disseminare i loro semi. Non è piacevole, ma è un gran bello spettacolo, davvero maestoso. Ed è anche, forse, il prezzo da pagare per aver preso finora quattro giorni di tempo meraviglioso, o forse, per aver finalmente recuperato i bagagli che la compagnia aerea aveva spedito altrove (ma non mi meraviglio, sabato 31 mattino a malpensa ho visto cose che voi umani... Vabbé, diciamo che ringrazio di aver ottenuto i bagagli seppur in ritardo, le premesse erano davvero pessime).
Ma partiamo con ordine, visto che la pioggia mi concede un pò di tempo per raccontare. Arrivati sabato pomeriggio a Los Angeles, noleggiamo un'auto e fuggiamo rapidamente da questa città così caotica. Viva i navigatori satellitari.
La prima notte la passiamo a Palm Springs, località molto turistica, una specie di oasi nel deserto. Prima di arrivare alcuni scorci molto belli, i primi avvisi del deserto, e una distesa infinita di generatori eolici: credo di non averne mai visti tanti insieme, ho provato a contarli e posso dire che sono più di duecento. Lo spettacolo è veramente affascinante. Mentre ho trovato un pò più inquietanti i campi da golf in pieno deserto... Più che una bonifica sembra un miracolo, le cui origini preferisco non approfondire. Diciamo che, se non altro, danno di che da vivere ai locali: è chiaro che qui l'industria principale è il turismo. Domenica mattina ci svegliamo all'alba: la prima vera tappa ci aspetta e si tratta del Joshua Tree National Park, a cavallo di due dei deserti della california. Non ci vuole molto per capire il perché del nome: le piante di yucca, soprattutto quelle "joshua"(si proprio quelle dell'album omonimo degli U2), imperano ovunque, almeno nella prima parte del parco verso Palm Springs. Quello che sorprende e che si può cogliere quai immediatamente facendo uno qualsiasi dei percorsi a piedi è l'incredibile varietà di esseri viventi, soprattutto di piante. E siamo stati anche molto fortunati: erano quasi tutte in fiore, yucca, piante grasse ed erbe varie. L'altra cosa che colpisce sono le formazioni rocciose, bellissime e molto variabili: alcune sono composte da assembramenti di massi, che sembrano far parte di una frana, peccato che dietro manca il monte... Sembrano comparire dal nulla in mezzo al terreno. Altre sono levigatissime e monolitiche, con gli aspetti più vari. Nell'utilissimo giornale del parco (fatto veramente molto bene), si spiega l'origine, per lo più magmatica di queste rocce, le quali, ovviamente, non sono cadute dall'alto come apparirebbe, ma sono emerse dal terreno in seguito all'erosione del vento e dell'acqua che ha portato via il terreno morbido lasciando solo le dure formazioni magmatiche. Tra gli avvistamenti animali una buffa quaglia con un ciuffetto in testa e innumerevoli tipi diversi di lucertole. Al prossimo post con altri dettagli...

lunedì 19 maggio 2008

DUE!!!

[intervallo] - senza parole...

domenica 18 maggio 2008

da terreno agricolo a terreno edificabile...


Intervallo.
Un giorno tiri su le serrande e scopri, di colpo, come mai nel vaso non crescevano le piante di cui avevi interrato i semi. O, dov'erano finiti quei pochi germogli che erano spuntati.
Un bipede piumato ha deciso di edificare il suo nido proprio nel vaso, di fianco alla pianta di rosmarino. Villa con giardino.
Pensavo che il nido della tortora nei fili del telefono (che ho postato qualche giorno fa) fosse una cosa curiosa, ma un piccione che cova il suo uovo dentro il vaso sul davanzale devo dire che mi ha lasciato abbastanza basita...
Vabbè, vedremo come prosegue questa situazione imbarazzante e se fra ca. 18 giorni nascerà o meno il pulcino...

venerdì 16 maggio 2008

per necessità di cronaca...

ieri è stato presentato anche in Italia l'eeepc 900 della Asus, chissà se sarà possibile vederne veramente nei negozi, oltre ai costosissimi fratelli d'elite...
Il costo, però, non è allettante come il suo avo, l'eeepc 701 (299 euro), in quanto è 399 euro, sia linux che windows (la differenza è che su windows (12GB) c'è meno memoria fissa che su linux (2GB) - anche se ieri si "sussurrava" che microsoft volesse ribassare il costo della sua licenza per questi dispositivi per poter essere competitivi... ;o)). Però lo schermo è più grande, il processore un pò meglio (ma bisogna aspettare forse l'autunno o fine anno per avere un serio miglioramento anche su questo fronte con l'Intel Centrino Atom - eeepc 901).
qualche info in più qui e qui.

martedì 13 maggio 2008

blogosfera

è un salvaschermo, in tempo reale indica i bloggers attivi sul mappamondo... Si scarica qui. (e qui c'è il blog del progetto e qui il link al motore di ricerca per i blog).

lunedì 12 maggio 2008

usi alternativi dei cavi telefonici...

Ero rimasta attonita quando avevo visto che gli uccelli e gli altri animali selvatici non erano affatto turbati a Cape Canaveral dai lanci spaziali, anzi, ma questa tortora non è da meno per disinvoltura verso la tecnologia umana...

domenica 11 maggio 2008

la coda lunga non è solo nel web

Sempre dal Salone del Libro di Torino. Nell'incontro La coda lunga di internet, moderato da Carlo Massarini, tante cose interessante. Tra le varie cose sentite, mi hanno colpito soprattutto le considerazioni di Enzo Mazza, Presidente FIMI Feredazione Industria Musicale Italiana, che ha raccontato di come si sta assistendo ad un vero e pesante cambio generazionale, un problema che va oltre la pirateria (a cui, per inciso, corrisponde circa l'80% della musica in circolazione secondo le loro stime), che ha portato alla crisi del mainstream. In pratica, lo coda lunga* non è solo un fenomeno di internet, ma generale. Le hit sono sempre meno hit e i cd a catalogo (cioè quelli che smettono di vendere "tanto" e possono essere ribassati di costo) vendono sempre di più - sotto Natale, pare siano stati una gran fetta del mercato.
Massarini ha chiesto ad Enzo Mazza se, secondo lui, tra cinque anni ci saranno ancora le case discografiche e lui ha risposto che ci saranno ancora, ma non come le immaginiamo ora. Visto che arginare la pirateria del download p2p è un'impresa praticamente impossibile e, comunque, le dinamiche del mercato stanno cambiando, con le nicchie costituiscono il grosso delle vendite, si stanno organizzando diversamente. In particolare, le rendite non derivano più tanto dalla vendita dei CD ma da altri diritti sui contratti degli artisti (per esempio, una percentuale sul loro compenso derivano da pubblicità).
Un modello sperimentato di recente e che pare funzionare è il free: il singolo viene dato gratuitamente, o addirittura il CD intero via web mentre si vendono - e a caro prezzo - i cofanetti, in cui ci sono gli extra, interviste, poster e altro.
Due esempi tra tanti:
- Radiohead, che hanno rilasciato l'ultimo album (ehm, dopo aver rotto con la EMI), In Rainbows, ad ottobre 2007 in download a offerta libera (ehm, pare che non siano stati particolarmente contenti di scoprire che le offerte libere sono state esigue...), quindi a fine 2007 hanno iniziato la commercializzazione sottoforma di un pacchetto cd+vinile+mp3+varie (foto, brani aggiuntivi...) piuttosto costoso.
- Nine Inch Nails, il cui ultimo album, uscito il 5 maggio, è disponibile gratuitamente per il download qui. Non solo è gratis, ma è Creative Commons con esplicito invito ad usare come si preferisce e remixare a piacere. Per gli amanti del genere, da giugno sarà possibile comprare la versione incisa su un disco di vinile...
e poi circa qualche altro migliaio di esordienti, e meno esordienti, che da tempo mettono liberamente a disposizione la propria musica.


*fenomeno per cui in internet il grosso del mercato è fatto da prodotti di nicchia e non dalle hit (il termine deriva dal grafico delle vendite dei singoli prodotti, che ha un picco - le hit - e una lunga coda, l'area sotto la coda è maggiore di quella sotto le hit) - il termine è stato coniato da Chris Andersson in un articolo su wired quattro anni fa, e ben illustrato nel suo libro La coda lunga, Codice Edizioni (per l'Italia), a cui magari più avanti dedico un post...

e l'ebook reader diminuilì lo spreco di carta....

Dalla Fiera del Libro di Torino. E' un piacere girare tra scaffali pieni di libri, ascoltare i commenti degli autori, partecipare alle conferenze (come sempre centinaia, come sempre impossibile orientarsi, come sempre alto il livello non solo culturale ma anche dell'audio dello stand di fianco... pazienza, non perde il suo fascino e tutto, sommato, nemmeno i visitatori...).
Girando tra gli stand, non passa inosservata l'iniziativa del quotidiano La Stampa, che in partnership con Simplicissimus, attiva un servizio innovativo per l'Italia (ben inteso, per l'Italia, nel resto del mondo è già storia da un pezzo...): la possibilità di abbonarsi alla versione elettronica del quotidiano scaricabile gratuitamente direttamente sull'ebook reader iRex iLiad, semplicemente connettendosi via wi-fi ad una rete internet (oppure via LAN). Così, al mattino, senza nemmeno necessità di uscire di casa, si può leggere il giornale. Un giornale che, dopo averlo letto, non devo buttarlo... Insomma, meno spreco di carta, più comodità e magari, un giorno, un quotidiano più flessibile, perché non legato ai rigidi orari della stampa... con notizie che possono arrivare in tempo reale sul lettore.
Il lettore Rex iLiad di suo ha numerosi pregi, oltre alla tecnologia e-ink che consuma poca energia e, soprattutto, non affatica lo sguardo. Intanto un sistema operativo Linux e altri applicativi opensource, uno schermo molto grande (più di quelli dei normali lettori di ebook) - forse un pò tanto per la praticità di portarlo dietro ma migliore per la lettura dei pdf, una matrice attiva di casa Wacom che permette di prendere appunti sia sui testi in lettura che in un apposito blocknotes. Nonostante, a mio avviso, la tecnologia degli ebook sia ancora un pò acerba - ma non per questo non appetibile - l'unico vero problema resta il costo, ancora molto alto (stiamo parlando di cifre che oscillano tra i 400 e i 500 euro a seconda del modello; per un'ebook della sony 299 euro, il kindle 399 euro e quest'ultimi non hanno la matrice attiva), che fatica a competere con i tablet pc e con i portatili. Il vero vantaggio è il piacere della lettura su un supporto che sembra veramente carta, con un consumo energetico così basso da non dover far preoccupare di restarne senza all'ultima pagina...
Incollo qui un video di un anno fa - ma il dispositivo è lo stesso: